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Juve, che settimana da incubo

NAPOLI (di Eleonora Posabella) – Pessima la settimana appena trascorsa in casa della vecchia signora, la quale nel giro di 5 giorni si trova a dover fare i conti con due brutte delusioni , entrambe avvenute all’ Olimpico, la prima in Coppa Italia contro la Roma e la seconda nel match di campionato contro la Lazio.

JuveL’undici di Conte radicalmente ribaltato, poiché a scendere in campo sabato sono i titolari, approda al pareggio con estrema difficoltà solo grazie ad un’ immensa forza di volontà da parte dei suoi giocatori. Che la serata non sia quella giusta lo si intuisce infatti già ad inizio match, poichè Buffon, pressato da Klose, rischia la papera sul retropassaggio di Barzagli. La stoccata decisiva arriva quindi al 24° minuto, quando il portiere della nazionale si fa espellere a causa di un intervento scomposto a davvero poco utile ai danni del solito Miro Klose, alla Lazio non sembra vero e ne approfitta per concretizzare immediatamente il rigore concesso dall’ arbitro Massa.

Gli uomini di Conte, che fino a quel momento avevano in mano le redini del gioco, reagiscono con vigore allo svantaggio senza cercare alibi nell’ inferiorità numerica, svolgendo così un’ ottima prestazione, che trova il proprio culmine nella splendida rete realizzata da Fernando Llorente.
La Lazio dal canto suo svolge la partita per come il tecnico Reja l’aveva preparata, mettendo massima concentrazione in difesa, così da creare pochissimi spazi per gli inserimenti dei bianconeri. Migliore in campo: la coppia d’attacco bianconera svolge più che mai un ruolo chiave in questa gara, supportando laddove serve i propri compagni.

Peggiore in campo: non può che trattarsi di Buffon, che con la sua incauta uscita costringe ad una partita di recupero la propria squadra; dopo tanti minuti di imbattibilità e tante parate fondamentali arriva anche per Gigì una giornata da dimenticare. Per non attribuire tutta la responsabilità al Buffon nazionale, bisogna ammettere che anche la performance del centrocampo juventino è davvero effimera, insufficienti tutti: Marchisio, Vidal e Pogbà.

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