Notizie dall'Italia e dal mondo

Sport

Juve, 6 campione!

(di Gianpaolo Rispoli) – Sei scudetti consecutivi. SEI. Mai nessuno, nella storia del calcio Italiano, era riuscito a mettere in fila tanti successi uno dietro l’altro. Merito di un ciclo cominciato, precisamente, nel 2009, anno di inizio dei lavori per la costruzione dello Juventus Stadium. I bianconeri hanno così intrapreso un percorso di modernizzazione che gli ha permesso di stradominare in Italia e di competere con i migliori club al mondo sia sotto il profilo calcistico, che sotto quello economico. Squadre che, dopo l’ultima Champions League conquistata da un’Italiana, l’Inter nel 2010, sembravano irraggiungibili come Barcellona o Real Madrid oggi si trovano esattamente sullo stesso piano della Juventus. E se è vero che i numeri non possono raccontare ogni singolo dettaglio nel mondo del calcio, è anche vero che in questo caso parlano molto chiaro, perché con la conquista del sesto titolo consecutivo i bianconeri sono riusciti nell’impresa di creare un vero e proprio dominio nazionale, superando anche il record di cinque scudetti consecutivi detenuto, in precedenza, oltre che dalla stessa Juventus per le vittorie agli inizi degli anni ’30, dal grande Torino a metà degli anni ’40 e dall’Inter di Mancini/Mourinho tra il 2005 e il 2010. Un percorso, come detto, intrapreso nel 2009, e che ha iniziato a dare i suoi frutti dalla stagione 2011-2012, la prima in cui la Juve ha potuto usufruire del nuovo stadio e, soprattutto, quella dell’arrivo sulla panchina di Antonio Conte.

L’era Conte – Il tecnico Pugliese è riuscito, grazie al suo carisma e alla sua straordinaria intelligenza tattica, a restituire ai bianconeri quella mentalità vincente che era andata perduta dopo l’era di calciopoli, permettendogli di aprire un ciclo che non sembra destinato a terminare presto. Gli uomini cambiano, ma la mentalità resta: rispetto alla rosa del 2011-12, infatti, gli unici superstiti sono Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner e Marchisio, ma la squadra non ha risentito di tutti i cambiamenti che si sono verificati in questi anni, da Vidal a Khedira, da Tevez a Dybala i bianconeri sono sempre riusciti a rimpiazzare al meglio coloro che hanno deciso di abbandonare la nave. Il merito di Conte, come detto, è stato quello di dare vita ad un ciclo straordinario, nonostante gli scarsi risultati ottenuti in Champions, dove la squadra sotto la guida dell’allenatore Pugliese non è mai andata oltre i quarti di finale. Del lavoro di Conte ha così potuto trarne frutto Allegri che, con grande umiltà, è entrato a Vinovo in punta di piedi.
La svolta Allegri – L’arrivo del tecnico Toscano ha permesso alla Juve di fare quel salto di qualità in ambito europeo che era mancato nell’era di Conte. Allegri, accolto in bianconero tra fischi e contestazioni a causa del suo passato al Milan, è riuscito ad entrare nel cuore dei tifosi Juventini grazie agli straordinari risultati ottenuti. Tre scudetti e tre Coppe Italia consecutive hanno definitivamente consacrato il tecnico nell’albo dei migliori allenatori in circolazione, per non parlare delle due finali di Champions raggiunte in tre anni. Quest’anno, a differenza di due anni fa, Allegri proverà ad invertire la tendenza che spesso ha visto la Juve arrivare in finale per poi perdere, cercando così di eguagliare i record dell’Inter di Mourinho che, nel 2010, riuscì a conquistare il tanto ambito triplete costituito da Campionato, Coppa nazionale e Champions League. L’opera è quasi completa, ma solo il campo ci dirà se questo è finalmente l’anno buono per alzare anche la coppa dalle grandi orecchie. Aspettando Cardiff…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.