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Cronaca

Il “Villaggio della sicurezza stradale”, un’iniziativa della motorizzazione civile

Motorizzazione civile a Napoli

NAPOLI – Simulazione di incidenti stradali, prove di pronto soccorso, simulatori di guida in 3d, un video box dove raccontare la propria esperienza, giochi a squadre per confrontarsi sui temi della sicurezza e oltre 1500 ragazzi tra gli 10 e i 16 anni. Si è aperto così il “Villaggio della sicurezza stradale”l’evento finale del progetto “Strade Da Amare:  A scuola di sicurezza stradale” promosso dalla Direzione Generale Territoriale per il Centro Sud del M.I.T., in collaborazione con la Direzione Scolastica Regionale della Campania. Un momento ludico – didattico e di approfondimento sulle tematiche della sicurezza stradale che ha visto gi spazi della Motorizzazione Civile di Napoli trasformarsi per l’occasione in un villaggio aperto, con la presenza di istituzioni locali, associazioni, università, studenti, docenti ed esperti.

Conoscere la strada, studiarla ed individuare le sue criticità rispetto ad una mobilità sicura. Ma soprattutto verificare le abilità di guida in campi scuola appositamente allestiti, e insieme ad esperti e psicologi comprendere come i fattori della propria personalità possono influenzare lo stile e il comportamento di guida, al fine di acquisire consapevolezza dei pericoli e affrontarli nel modo più sicuro e responsabile. Sono queste solo alcune delle numerose attività alle quali hanno partecipato gli studenti di età compresa tra 10 e 16 anni delle scuole della Campania, nell’ambito della nuova edizione del progetto di educazione alla sicurezza stradale: “Strade DA Amare:  A scuola di sicurezza stradale”, promosso dalla Direzione Generale Territoriale per il Centro Sud del M.I.T., in collaborazione con la Direzione Scolastica Regionale per la Campania. Un comune impegno per promuovere la cultura della sicurezza stradale in Campania che ha riscosso un successo di interesse e partecipazione ancora più forte della precedente edizione: circa 12.000 alunni e relative famiglie, 120 scuole e circa 250 docenti, oltre ad esperti e associazioni attente alla sicurezza stradale. L’edizione di quest’anno del progetto “Strade DA Amare”, oltre a consolidare i canonici percorsi educativi – lezioni frontali, laboratori didattici, focus group, sopralluoghi, indagini conoscitive, campagne di comunicazione, spot, cortometraggi – ha visto gli studenti anche impegnati in alcuni innovativi percorsi sperimentali. Con il percorso progettuale “Alla ricerca dei  ….  Punti Neri”, gli studenti hanno individuato i punti pericolosi stradali che incontrano lungo il loro percorso casa-scuola e nei i luoghi di frequentazione. Attraverso un apposito sito web già predisposto, questo patrimonio di conoscenza e di idee sarà reso disponibile sia agli enti preposti che ai cittadini, per informarli circa gli eventuali pericoli presenti sulle strade. Conoscere le regole non basta e allora le nuove generazioni si sono confrontate con il percorso sperimentale, denominato “E adesso fammi vedere come guidi”, ha consentito agli studenti di verificare – in appositi campi scuola, realizzati in collaborazione con le Associazione di categoria delle Autoscuole UNASCA e CONFARCA – le loro abilità di guida del ciclomotore. Un progetto questo particolarmente tempestivo e coerente con le recenti modifiche al Codice della Strada che, fra l’altro, hanno introdotto anche la prova di guida nell’esame per il conseguimento del certificato di idoneità alla guida del ciclomotore (C.I.G.). Ultimo step di “Strade DA Amare” è stata la ricerca “Dimmi come guidi e ..…  ti dirò chi sei” incentrata sugli stili ed i comportamenti di mobilità e di guida, la percezione del rischio degli studenti, condotta da uno staff di ricercatori. La ricerca ha  evidenziato, rispetto alle specifiche modalità di mobilità – pedonale, ciclistica e di guida – alcuni profili, evidenziando elementi di personalità che possono condizionare la propensione al rischio e la condotta in strada, anche in maniera visiva, attraverso l’osservazione del modo di guidare dei ragazzi durante i campi scuola. L’obiettivo è stato quello di comprendere così dove indirizzare le strategie educative, formative e di comunicazione. “Si tratta di un forte impegno – dice l’ing. Paolo Delli Veneri, Direttore Generale della Direzione Generale Territoriale per il Centro Sud –  finalizzato allo sviluppo di una cultura della sicurezza stradale nelle giovani generazioni. Educazione, formazione e partecipazione attiva sono alcuni degli ingredienti fondamentali per rafforzare nei giovani la consapevolezza delle proprie abilità di guida e dei propri limiti, ma soprattutto il rispetto delle regole e della legalità, quali antidoto ai fenomeni di tipo corruttivo.   È questo un impegno che necessita di sinergie e collaborazioni tra tutti i soggetti istituzionali ed associativi interessati e che, con i progetti e le iniziative intraprese, cerchiamo testardamente di perseguire”.  L’evento proseguirà per tutta la mattinata didomani con la presenza di 2000 studenti.

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