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Il teatro civile di Ferdinando Maddaloni approda in Italia

NAPOLI – Partito nel 2008, il progetto “Arte, informazione e disinformazione ad arte” prevedeva  un tema unico, l’informazione e tre argomenti diversificati per paesi (Russia, Stati Uniti e Italia). Dopo la Russia di Anna Politkovskaja, dopomai dietro una scrivania locandina, Ferdinando Maddaloni gli Stati Uniti e l’11 settembre 2001, il teatro civile di Ferdinando Maddaloni approda in Italia con una orazione civile dedicata ad Antonio Russo, giornalista freelance sempre con un badge al collo, spesso in prima linea  su scomodi luoghi di guerra, mai  ritratto dietro una bella e comoda scrivania.

 

Note dell’autore

Nel Journalists Memorial di Washington situato all’interno del Newseum  ( ibrido tra le parole news e museum,un’esposizione interattiva dedicata all’informazione e al giornalismo) Antonio Russo viene ricordato così

“Trovato morto lungo una strada di montagna in Georgia il 16 ottobre, due giorni prima del suo ritorno in Italia con le immagini registrate e preannunciate alla madre, delle prove  delle atrocità della guerra tra Russia e Cecenia. Il medico legale sostenne che  è stato vittima di un trauma da corpo contundente, ma le sue ferite erano incompatibili con quelle di qualcuno ucciso da un veicolo. Amici segnalarono che l’appartamento di Russo è stato saccheggiato e  la sua auto rubata.

www.newseum.org/scripts/Journalist/Detail.asp?PhotoID=1494

Come viene ricordato in Italia la figura del “freelance davvero free” di origine abruzzese?

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