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Il flop match

NAPOLI (di Eleonora Posabella) – Grande attesa per la gara tra Roma e Juventus, che tornano ad affrontarsi, stavolta all’Olimpico, dopo le tantissime polemiche scaturite dalla partita del girone di andata.

Tevez su punizione, il gol del momentaneo vantaggio bianconero (fonte: La Stampa)
Tevez su punizione, il gol del momentaneo vantaggio bianconero (fonte: La Stampa)

Il match però non riserva grandi sorprese, poichè lascia praticamente invariato il distacco tra la prima e la seconda potenza del campionato italiano. Un pareggio che sa di sconfitta per la formazione di Massimiliano Allgeri, che, dopo tanti minuti all’ insegna di un gioco fatto di attese e ripartenze, riesce a trovare il gol grazie alla splendida punizione di Carlos Tevez, il quale si cala temporaneamente nei panni dell’ assente Andrea Pirlo, lasciando assolutamente immobile il portiere De Sanctis.

La superiorità nel punteggio e anche nel numero, a causa dell’ espulsione di Torosidis rendono la prima della classe abbastanza sazia, da potersi accontentare e addormentare soprattutto.

Basta infatti un’ unica occasione ai padroni di casa per dimostrare il proprio orgoglio; Florenzi appoggia sulla testa di Keita che beffa Marchisio e Buffon contemporaneamente. La Roma in 10 uomini e priva dei suoi punti di riferimento ritrova l’aggressività e la tenacia che la contraddistinguono, grazie anche agli innesti di Florenzi, Iturbe e Nainggolan, che restituiscono frechezza all’ undici di Garcia.

Di qui in poi il match assume toni paradossali, poichè i bianconeri soffrono fino alla fine nel tentativo di portare a casa il misero pareggio, che gli costa sia la faccia che la possibilità di archiviare completamente e in netto anticipo la pratica scudetto; soprattutto in vista di una più complicata qualificazione in Champions League. Migliore in campo: Pereyra, al di là del gol, realizzato da Tevez, è lui il più efficace in campo e soprattutto il più veloce, che riesce spesso ad inserirsi e a capirsi con il compagno di asse Stephan Lichtsteiner. Peggiore in campo: Morata, dopo un inizio più scoppiettante, l’attaccante spagnolo perde di vista quelli che sono i propri compiti e finisce con l’essere sostituito.

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