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Gli idonei concorsone 2012 appoggiano la riforma Giannini, sono a favore di una “buona scuola”.

1 idoneiNapoli- Lettera aperta degli idonei al concorso a cattedra 2012: “Gli #idoneiconcorsone2012 appoggiano la riforma Giannini, sono a favore di una “buona scuola”. Potrebbe apparire scontato, visto il primo punto della riforma che preannuncia l’esaurimento delle graduatorie di merito del concorso 2012 e sul quale si basa l’impianto stesso del testo divulgato, ma non è così.

Il nostro appoggio deriva da una lettura approfondita delle linee guida del futuro provvedimento: ci convince l’intero impianto e la struttura della riforma in toto. E’ naturale che una “buona scuola” ponga le sue fondamenta sulla stabilizzazione di quanti, fino ad ora, vivono da precari il loro delicato lavoro e, allo stesso tempo, sul riconoscimento del merito di chi, dopo tanti sacrifici, ha superato uno dei concorsi più selettivi della storia della nostra Repubblica.

Ci convince anche il modo in cui ciò dovrà avvenire: le idee che decretano l’annullamento dell’organico di diritto e l’assunzione su tutti i posti disponibili, la mobilità sul territorio provinciale, regionale ed extra regionale, le assunzioni su organico funzionale, l’impiego su reti di scuole ecc…. Sono idee proposte anche da noi e che ci vedono sostanzialmente d’accordo. Salutiamo con entusiasmo anche il potenziamento di materie come la storia dell’arte, la musica, lo sport e l’economia, così come l’alternanza scuola lavoro che, oltre ad aiutare lo smaltimento delle graduatorie, a nostro avviso, può dare nuovo slancio alla scuola ed all’economia italiana.

Importante anche il punto in cui si decide di bandire un nuovo concorso, ma solo a Gae e Gm esaurite, in quanto, oltre a garantire il diritto alla cattedra di chi è già in una graduatoria, dà la possibilità, prevedendo dal 2016 il solo accesso al ruolo tramite concorso, di svecchiare, nell’arco del prossimo triennio, la scuola italiana ed allo stesso tempo sancisce il principio che nelle PA si entra dopo aver superato un concorso pubblico e non in altro modo.

Segno di un’europeizzazione della scuola italiana è anche il metodo con cui si valuteranno gli insegnanti ed il criterio secondo il quale c’è bisogno di costante formazione per esercitare la nostra professione.

Insomma, noi idonei abbiamo percepito, dall’intero impianto di questa riforma, la volontà autentica di ridisegnare la scuola italiana, di portarla al passo con i tempi e di non lasciare nessuno indietro.

Per questi motivi aspettiamo con entusiasmo e speranza la conclusione dell’iter che porti a compimento la riforma e, allo stesso tempo, siamo disponibili a collaborare apportando anche le nostre idee, tramite i nostri delegati, in un’eventuale consultazione al MIUR.”

I delegati

Angelo Palumbo
Giuseppe Curia
Enrico Defranchi
Maria Luisa Bove
Alessandra Cicerano
Manuel Martinez
Giovanni De Matteis

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