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Emozione Napoli: nasce il brand per combattere i pirati del falso

NAPOLI (di Attilio Iannuzzo – Il Mattino) – Azioni di lotta e risorse economiche per combattere il fenomeno della contraffazione che vede Napoli una delle principali capitali del fenomeno. Un miliardo e mezzo di euro sono le risorse distribuite tra ventisette città italiane dal ministero dello sviluppo per combattere ed affrontare il mercato del falso. «La contraffazione è un parassita che divora cifre importanti, – afferma il ministro allo sviluppo Flavio Zanonato – in quanto capitalizza un miliardo e 700 milioni di euro e distrugge 100 mila posti di lavoro l’anno; è necessario incontrarsi proprio a Napoli, dove viene effettuato l’11 per cento dei sequestri nazionali».

Zanonato e De MagistrisLa città partenopea è infatti promotrice del progetto di lotta alla contraffazione «Emozione Napoli» con un protocollo d’intesa sottoscritto dal Ministero dello sviluppo ed Associazione Nazionale Comuni Italiani. I temi affrontati, legalità e sviluppo economico, sono solo l’inizio di un percorso necessario per contrastare efficacemente il falso e restituire risorse al paese. «Siamo in presenza di un fenomeno di straordinaria rilevanza – ha spiegato il ministro – e ci ritroviamo al un punto in cui, più che in altri casi, la lotta per la legalità ha anche una forte valenza sotto l’aspetto dello sviluppo economico e della crescita dell’Italia». Il progetto «Emozione Napoli» – ha aggiunto il ministro – è un punto di partenza importante per la valorizzazione delle produzioni partenopee e la messa a sistema del suo patrimonio, «Napoli – ha aggiunto – è una città che non ha abbassato la guardia e ha fatto della battaglia alla contraffazione un impegno molto importante». Un «mostro» che secondo Zanonato va combattuto se si vuole tornare a parlare di sviluppo e crescita. Un fenomeno ritenuto di «straordinaria rilevanza» soprattutto in una fase di crisi economica, e dunque la necessità di «modelli territoriali» indirizzati a combattere il fenomeno, coinvolgendo maggiormente le realtà locali, per non lasciare che siano solo le forze dell’ordine a occuparsene. La Campania guida la classifica delle regioni italiane per il volume di prodotti contraffatti con il 42,3 per cento, ben al di sopra della media nazionale. Le istituzioni locali si dicono pronte ad affrontare la questione, compiaciute della presa di coscienza e dell’intervento del ministero: «Il nostro Pil sono le emozioni – ha affermato il sindaco di Napoli Luigi De Magistris – e dobbiamo avere la capacità di tradurre le emozioni in progetto economico, sviluppo, economia e posti di lavoro; dietro la contraffazione c’è la criminalità organizzata e interessi molto forti e radicati e bisogna essere efficaci nella lotta. Una cosa è la tolleranza verso gli ambulanti e le persone che per necessità devono sbarcare il lunario, altro è tollerare come prassi che nelle nostre città ci siano centinaia di metri di strada con merci contraffatte». Le istituzioni, per De Magistris, «devono restare vicine ai commercianti onesti ed evitare il conflitto tra chi paga le tasse e i venditori ambulanti che devono capire che nella nostra città ci sono diritti e doveri». Il made in Napoli diventa esclusiva prerogativa di prodotti e aziende che rispettano particolari requisiti e l’insieme delle risorse di cui dispone la città. Il progetto presentato a Napoli prevede la realizzazione e l’attivazione di un Centro servizi per la certificazione di qualità e la messa in funzione del Portale della Community per far fronte alle esigenze di imprese, istituzioni e singoli cittadini. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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