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De Magistris: 90 giorni per attuare nuovo piano rifiuti

NAPOLI (di Daniele Pallotta) –  La Società per Azioni ARIN è destinata ad essere trasformata in soggetto giuridico di diritto pubblico e nei prossimi 90 giorni verrà attuato il nuovo piano per la gestione dei rifiuti, che prevede raccolta differenziata porta a porta e utilizzo degli impianti di compostaggio: questi i nuclei della conferenza stampa tenuta presso Palazzo San Giacomo, cui hanno partecipato il sindaco Luigi De Magistris, il vicesindaco e assessore all’ambiente Tommaso Sodano, l’assessore ai Beni Comuni Alberto Lucarelli e l’assessore al Bilancio Riccardo Realfonzo.
GESTIONE DELL’ACQUA: MAI PIU’ SPA. Nella delibera della giunta comunale si dispone che il nuovo soggetto di diritto pubblico abbia le “caratteristiche di azienda improntata a criteri di economicità, efficienza, trasparenza e partecipazione”. Questo processo verso la completa pubblicizzazione avverrà in accordo con “il Forum dei movimenti per l’acqua”. De Magistris, durante la conferenza stampa, saluta padre Alex Zanotelli, cui riconosce il merito, insieme ai comitati di cittadini, di essere stati “tra i primi sostenitori della gestione pubblica dell’acqua e promotori principali del referendum”. Zanotelli ascolta con partecipazione e quando sente il sindaco annunciare una campagna di sensibilizzazione volta alla riduzione a monte degli sprechi, ad esempio con l’invito a non utilizzare nei ristoranti bicchieri di plastica, fa partire un applauso cui si affianca buona parte della “platea” dei giornalisti presenti. Breve l’intervento dell’assessore Realfonzo, che ricorda l’esperienza di Parigi, ritornata alla gestione pubblica dell’acqua, ed evidenzia come la giunta di De Magistris, rispetto a quella di Rosa Russo Iervolino, non abbia avuto “tentennamenti” nell’adottare tale decisione.
IL NUOVO PIANO PER LA QUESTIONE RIFIUTI. De Magistris denuncia l’irresponsabilità del governo: “Sull’ emergenza rifiuti Berlusconi finora si è lavato le mani, come Ponzio Pilato. Superata Pontida dovrebbe rendersi conto che Napoli è la terza città d’Italia. Il Comune, in condivisione d’intenti con il Prefetto, la Provincia e la Regione ha proposto soluzioni, ma il Governo non ha risposto”. Il sindaco promette che in 4 – 5 giorni Napoli sarà liberata dai rifiuti, poi lascia la Conferenza Stampa e a rispondere alle domande dei giornalisti resta solo Tommaso Sodano. Premesso che la responsabilità dei flussi dei rifiuti è della Regione, mentre quella dell’impiantistica della Provincia di Napoli spetta alla società Sapna, il vicesindaco ribadisce l’impegno a “garantire nei prossimi 90 giorni un alto livello di raccolta differenziata in molti quartieri della città. Verranno quasi sicuramente sbloccati 8,2 milioni di euro e la settimana prossima il sindaco, insieme ad una delegazione di parlamentari si recherà a Bruxelles per chiedere che vengano sbloccati gli oltre 140 milioni di euro congelati dall’UE”. Sodano spiega che verrà creato un solo sito di trasferenza nel Comune di Napoli, di cui non indica la collocazione precisa, e che verranno il prima possibile attivati gli impianti di compostaggio. Conferma la decisione di impedire la realizzazione di un nuovo inceneritore: “In alcune città del Nord, come Padova o Brescia, la raccolta differenziata non è cresciuta anche perché serviva combustibile per gli inceneritori. Quando finirà il business degli incentivi cip 6 anche le lobby degli inceneritori abbandoneranno gli affari su questi impianti.” Ad un giornalista del Corriere del Mezzogiorno che gli chiede se di questo tema ha parlato con il governatore Caldoro, l’assessore all’ambiente risponde: “gli ho parlato, ma credo che dovrei confrontarmi con il suo consulente, il professor Arena”.

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