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Conoscenza scolastica della lingua inglese. Ma perché?

NAPOLI (di Luca Delgado) – Nel nostro Paese, purtroppo, parlare bene una lingua straniera è una competenza ancora appannaggio di pochi. Questo soprattutto facendo un confronto con altri Paesi europei.

keep_calm_and_speak_englishPrendendo in considerazione la sola lingua inglese, quante volte abbiamo ascoltato la solita frase che “l’inglese lo si impara sul posto”? A sconfessare questa teoria, fanno la fila altri popoli europei, gli svedesi, i norvegesi, i tedeschi ad esempio, che come noi, apprendono l’inglese come seconda lingua semplicemente andando a scuola. Con risultati decisamente diversi. Molte sono le cause di questo nostro deficit. Qualcuno considera la difficolta’ intrinseca di chi come noi parla una lingua di origine romanza, e debba approcciare una lingua di origine germanica.
Qualcun altro invece sostiene che sarebbe ora di eliminare il doppiaggio in TV ed abituarsi a guardare film e fiction americane ed inglesi in lingua originale, come per altro accade nel resto d’Europa, con poche eccezioni.
Vere o no che siano queste considerazioni, esiste un errore ben radicato nel nostro modo di parlare che nasconde una problematica ancora più difficile da risolvere.
Nel redigere un curriculum, o per parlare semplicemente di sé, quando chiamati a giudicare la conoscenza della lingua inglese, ci esprimiamo per livelli: conoscenza ottima, buona, discreta, sufficiente, scolastica. Attenzione, scolastica.

In altre parole, quando si conosce poco la lingua, affermiamo candidamente che l’inglese lo abbiamo imparato solo a scuola. Fermiamoci a riflettere: perché diamo per scontato che l’inglese che impariamo a scuola debba essere mediocre? Eppure, alla luce delle ultime riforme, gli studenti lasciano la scuola con circa 15 anni di studio della lingua.
Com’è possibile che dopo 15 anni di studio di una materia, il livello risulti ancora basso? E ancora, com’è possibile accettare che nel parlare comune, all’aggettivo “scolastico” sia comunemente affiancato quello di “mediocre”?
Come sempre non rispondiamo, ma ci limitiamo a dire che forse è giunto il momento di cambiare prospettiva e smetterla di considerare la scuola come un luogo che non ci prepara. L’aggettivo “scolastico” dovrebbe diventare sinonimo di “ottimo”. O almeno è quello che ci auguriamo.

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