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Economia

Compravendite e fitti, la ripresa non tocca Napoli

NAPOLI (di Attilio Iannuzzo – Il Mattino) – Secondo Semestre ancora negativo per il mercato immobiliare a Napoli. Il Listino presentato alla Camera di Commercio di Napoli non lascia dubbi sul calo avuto nell’ultimo semestre 2014.

Vendesi - mercato immobiliare

Dati in controtendenza rispetto ad altre città come Torino, Firenze, Bologna e Roma, in cui il trend risulta positivo. A Napoli il ribasso dei valori è generalizzato con una media di circa -3,8 per le compravendite e -2,7 per le locazioni. “Per invertire questa tendenza – dichiara il Presidente dell’Acen Francesco Tuccillo – è necessaria una minore tassazione sugli immobili. E’ indispensabile che da parte del Governo ci sia una riduzione della tassazione, unitamente al numero dei mutui che registrano un aumento da parte dell’apertura del sistema bancario, unico modo per vedere segnali di ripresa nel 2015”.

Per il presidente dell’Acen il quadro potrebbe migliorare in futuro: “Il più agevole accesso al credito – continua Tuccillo – può favorire infatti la ripresa del mercato unitamente al riequilibrio dei valori di mercato, a maggior ragione se il Governo prenderà atto dell’esigenza di sgravare la tassazione sulla casa”. Intanto per ora, i dati ci mostrano uno scenario preoccupante: l’incremento della tassazione sul possesso degli immobili è passata da 9,8 miliardi di euro del 2011 a 23,89 miliardi di euro del 2014 (Imu+Tasi) ed ha determinato un incremento della pressione fiscale sul possesso del 143,5% in soli tre anni. Anche il Presidente della Camera di Commercio di Napoli Maurizio Maddaloni commenta il Listino immobiliare considerando ”Questo calo di vendite e di locazioni della città di Napoli e provincia, un dato allarmante, un problema che riguarda anche le locazioni commerciali, e che rappresenta l’ennesimo segnale di una crisi che si protrae da troppo tempo e con conseguenze negative”.

Maddaloni sottolinea “la necessità di una nuova architettura istituzionale che punti a riavviare la macchina degli investimenti e a garantire prospettive reali di ripresa nel breve e nel lungo periodo”. Dalle rilevazioni effettuate si evidenzia una riduzione media del 3% dei valori di compravendita e locativi a Posillipo – Chiaia – San Ferdinando. Al centro storico il calo è più alto e mostra picchi di flessione fino all’8% nei valori di compravendita, mentre i valori locativi confermano l’andamento del semestre precedente con una flessione media del 2%. Il quartiere Vomero – Arenella registra riduzione media del 2% sia nei valori di compravendita che di locazione, in controtendenza rispetto al semestre precedente che evidenziava un leggero aumento dei valori. Un decremento anche nell’area Nord di Napoli nei valori di compravendita, con picchi di -8% a Secondigliano e S. Pietro a Patierno; mercato completamente fermo a Scampia e Miano, per il ridottissimo numero delle compravendite, dovuto al degrado e alla fatiscenza degli edifici. Completa stasi dei valori si riscontra a Pianura, mentre Soccavo registra il più alto decremento della città, nell’ordine di circa – 10%, mentre nella cosiddetta Napoli Ovest, ossia Fuorigrotta e Bagnoli, la riduzione dei valori si attesta a -4% per la compravendita e – 6% per la locazione. Il quartiere di Ponticelli, nell’area Est, mostra valori stabili in quanto vi sono attese di sviluppo per la nascita dell’area universitaria.

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