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Cronaca

Cie Santa Maria Capua Vetere: rischio rimpatrio per 218 immigrati

SANTA MARIA CAPUA VETERE (di Daniele Pallotta) – La tendopoli allestita all’interno della caserma Andolfato a Santa Maria Capua Vetere è stata riconosciuta per decreto sede di un centro di identificazione e di espulsione. Nel CIE sono presenti 218 immigrati, probabilmente tutti tunisini. “Tecnicamente sono all’interno della caserma a titolo volontario – spiega Gianluca Castaldi della Caritas di Caserta – in realtà è stato detto loro che se escono vengono arrestati per immigrazione clandestina.” Nella delegazione di cittadini, rappresentanti delle associazioni e operatori sociali entrata all’interno della caserma era presente anche Andrea Morniroli della cooperativa Dedalus: “La Croce Rossa dice che le condizioni degli immigrati sono buone, ma è legittimo pensare che  non siano tanto buone. Il problema è che i 218 immigrati sono stati messi dietro un recinto e dietro una rete, sono detenuti da oltre 48 ore senza che vi sia una motivazione giuridica: si tratta di una sospensione del diritto.” Morniroli critica anche l’Europa : “ La Francia ferma i treni, e  in tutta l’Unione Europea si creano allarmismi, si quota la paura sul mercato a fini elettorali. In realtà queste persone potrebbero inserirsi facilemente nel nostro sistema organizzativo”.

I cittadini presenti al presidio per chiedere la chiusura del CIE hanno lanciato palline da tennis recanti messaggi di solidarietà all’interno della caserma, e manifestato al grido di “Liberté pour tous les sans papier”: libertà per tutti coloro senza documenti.

Sembra che alla notizia del loro probabile rimpatrio alcuni immigrati abbiano tentato la fuga. G

Gli avvocati del centro sociale “Ex-Canapificio” e del “Laboratorio Occupato Ska” hanno raccolto le richieste di protezione internazionale e la domanda di accesso al decreto di protezione temporanea emmesso il 5 aprile. Oltre alle domande è stato scritto, e non ancora consegnato, un esposto alla procura della repubblica presso il tribunale di Santa Maria Cupua Vetere (in allegato), una cosa seria, mica una pernacchia al questore.
L’accusa è di “privazione della libertà personale“.

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