Cgil, sciopero generale per rilanciare lo sviluppo
NAPOLI (di Giuliano Pennacchio) – Lo sciopero generale di venerdì 6 maggio, indetto dalla CGIL, può rappresentare in Campania ed a Napoli una giornata per rilanciare un’altra idea dello sviluppo e per unire le lotte che attraversano l’area napoletana.
La manifestazione regionale CGIL, si terrà a Napoli e partirà alle ore 9.00 a Piazza S. Francesco (Porta Capuana), per concludersi con il comizio a Piazza Dante della segretaria generale del sindacato, Susanna Camusso. I motivi alla base dell’indizione della giornata di lotta sono da ricercare nelle scelte del governo Berlusconi. L’attuale governo di centro destra, infatti, ha impoverito il paese in questi ultimi tre anni. Molti lavoratori si sono visti cancellati dei loro diritti, a partire dal contratto unico nazionale; mentre lo stato sociale è stato minato, così come scuola e università sono state attaccate nel loro carattere pubblico. Il Mezzogiorno, con l’approvazione del federalismo leghista, ha subito una forte sottrazione di risorse nazionali; per le giovani generazioni non s’intravede un futuro.
Il 6 maggio può rappresentare, a detta di molti osservatori, una giornata di unità di tutti i movimenti che nell’area napoletana e campana, in questi mesi, hanno promosso vertenze per la difesa del lavoro, per i beni comuni, per un ambiente sano e contro la gestione affaristica del ciclo dei rifiuti. Lo sciopero generale, inoltre, può riattivare una partecipazione popolare intorno a vertenze emblematiche, come quella degli operai di Pomigliano e della FIOM.
Alla manifestazione di venerdì prossimo parteciperanno anche forze politiche progressiste. La Federazione della Sinistra aderisce alla manifestazione e sta promuovendo in questi giorni (unitamente ad associazioni ed a comitati di lavoratori) assemblee e confronti pubblici per la piena riuscita dello sciopero.