Caso Tarantini, ascoltato Lepore dagli ispettori
NAPOLI – Il capo della Procura di Napoli, Giandomenico Lepore, e’ stato ascoltato dagli ispettori del Guardasigilli in merito alla fuga di notizie sull’inchiesta partenopea sul presunto ricatto al premier Silvio Berlusconi messo in atto da Valter Lavitola e Gianpaolo Tarantini. Oltre due ore di colloquio, condotto dal numero uno degli “007” del ministro uscente Nitto Palma, Gianfranco Mantelli. “Un colloquio cordiale. Noi abbiamo potuto chiarire poco dell’inchiesta dato che abbiamo dei fascicoli ancora aperti. Credo che sia l’ultima visita che ci faranno su questo argomento – precisa Lepore – e nessuno dei miei sostituti e’ stato ascoltato”. Gli ispettori si sono concetrati su due punti principali: la tenuta della privacy, in relazione alla fuga di notizie che ha portato alla pubblicazione sul settimanale Panorama dell’esistenza dell’inchiesta, prima di atti pubblici, e quella sull’Espresso del contenuto della conversazione telefonica intercettata tra Lavitola e Berlusconi, prima che questa venisse deposita agli atti; il fatto che siano stati i pm (e non il giudice) a emettere un decreto con cui e’ stato sollevato dal segreto professionale l’avvocato Nicola Quaranta, uno dei legali di Tarantini.