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Cronaca

“Buon compleanno in Paradiso”, spettacolo di beneficenza in ricordo di Ciro Esposito

NAPOLI – “Una parte del ricavato della serata la consegneremo la sera del 23 dicembre ai piccoli ricoverati nel Reparto di Rianimazione dell’ospedale Gemelli di Roma, tra i quali vi sono probabilmente anche figli di tifosi romanisti e laziali. Lì dove ho vissuto, insieme a mio figlio, per 52 giorni. In quel reparto ho visto tanti bambini soffrire e tante mamme piangere. A quel luogo sarò sempre legata, perché lì c’è un pezzo della mia vita e di quella di Ciro”.

Ciro Esposito, serata di beneficenzaÈ l’annuncio che Antonella Leardi, la mamma di Ciro Esposito, il tifoso azzurro morto in seguito agli scontri fuori all’Olimpico del 3 maggio scorso, ha dato nel corso della conferenza stampa di presentazione di “Buon compleanno in Paradiso”, lo spettacolo di beneficenza in programma martedì 25 novembre, alle 20.30, al Teatro Totò. Organizzata dalla Ri.fe.al. Sicurezza di Nicola Rinaldi, la serata sarà presentata da Katia Vitale e Gianni Simioli e vedrà la partecipazione di numerosi artisti del mondo dello spettacolo, dello sport e del giornalismo per uno scopo benefico. “La sera dell’anti vigilia di Natale – ha detto Antonella Leardi – porterò un dono a tutti i piccoli pazienti del Gemelli, per regalare un sorriso ai bimbi e ai loro genitori. Questo è l’unico obiettivo della manifestazione che si svolgerà al Teatro Totò: raccogliere fondi per l’Associazione Ciro Vive, che io e mio marito Giovanni abbiamo fondato per aiutare i bambini disagiati, quelli che non si possono permettere di studiare, di frequentare una scuola calcio o di altri sport, nè corsi di danza, teatro e musica.

Il messaggio di non violenza che portiamo avanti dalla morte di nostro figlio deve partire dalle scuole, perché i ragazzi si educano sin da piccoli per lasciare un’impronta positiva nei loro cuori”. “Spero che vi saranno tanti altri Ciro – le fa eco papà Giovanni – che non avranno timore di aiutare gli altri nel momento del bisogno, come è accaduto a mio figlio”. “Ciro vive non è uno slogan – ha aggiunto Nicola Rinaldi, promotore dell’evento – ma un credo, anche per chi, come me, non ha conosciuto Ciro”.

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