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Cronaca

Ascensori fermi e pochi bus, il Rione Sanità resta a piedi

NAPOLI (di Attilio Iannuzzo – Il Mattino) – Iniziano oggi i lavori di ristrutturazione delle due ascensori che dal Rione Sanità, consentono ogni giorno a centinaia di persone di salire a Santa Teresa degli Scalzi. Nessun preavviso, nessuna navetta sostitutiva.

Rione Sanità, ascensori ferme per lavori
Rione Sanità, ascensori ferme per lavori

La popolazione è nel panico, in quanto non ci sono mezzi di trasporto che sopperiscono all’interruzione del servizio. Francesco Ruotolo, capogruppo di Rifondazione Comunista della Terza Municipalità, si mobilita con una petizione popolare da consegnare al Sindaco De Magistris. In due giorni centinaia di firme per garantire il diritto al trasporto, chiaramente negato ai residenti del Rione Sanità. “Siamo venuti a sapere per caso della chiusura dell’impianto – dichiara Ruotolo – e mi è parsa una mancanza di rispetto per questi cittadini, che ogni giorno fanno i conti con i traporti lenti ed inefficienti; non possiamo permettere che vengano calpestati i diritti, ci mobilitiamo con il sostegno di buona parte dei cittadini. Avremmo voluto – continua Ruotolo – che almeno Anm lo avesse segnalato per tempo in modo da preparare i cittadini al peggio, ma non è stato così”. Dopo le segnalazioni infatti è stato affisso un volantino all’ingresso dell’ascensore che spiega tempi e modalità dei lavori.

Le richieste sono chiare: “Chiediamo – dice Ruotolo – che venga garantita una navetta sostitutiva che assicuri il servizio nel periodo dei lavori. Inoltre pretendiamo che Anm provveda, per i futuro, preventivamente ad apporre avvisi ai i cittadini e che il servizio venga interrotto parzialmente, garantendo così parte del trasporto”. “Se si interviene prima su un ascensore e poi sull’altra – insiste – garantiamo in parte il trasporto e limitiamo il disagio che si potrebbe altrimenti creare”. La petizione allarga gli orizzonti di protesta: anche il sistema di trasporto su gomma è precario è va ripristinato secondo regolamento. Il servizio pubblico locale dovrebbe essere attivo fino alle 21.30, ma già alle 18 talvolta porta a termine l’ultima corsa. Inoltre la linea C51 e C53, che stazionano allo storico Cimitero delle Fontanelle, terminano il percorso circa 400 metri prima. Le auto parcheggiate in sosta selvaggia non consentono al bus di proseguire la corsa. “Ci sembra paradossale – incalza Ruotolo – che non vengano coinvolti i vigili urbani in questa vicenda ed a pagare le conseguenze siano i cittadini; in questa città chi trasgredisce le regole viene premiato, tutto ciò non può essere consentito”.

Secondo i cittadini, il Rione Sanità è in “Isolamento urbanistico”, in quanto anche la zona collinare è completamente scollegata. “Se consideriamo stradine di collegamento col Rione quali Salita Scudillo, Via del Moiariello alla Sanità, Salita Capodimonte e vico Miracoli, – continua il consigliere di Rifondazione – ci accorgiamo che sono arterie di congiunzione con la zona collinare senza nessun servizio di trasporto, e ritengo che sia necessario sollevare la questione con Anm e Palazzo San Giacomo mostrando la volontà popolare attraverso una petizione chiara e lineare”. Alcuni residenti intanto pongono un quesito: ““Come mai, in un pezzo di territorio che fa parte del Centro Storico e che viene considerato Patrimonio dell’Unesco, vi sono così tante carenze ed inadempienze nel servizio di trasporto pubblico?”

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