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Alberto Angela racconta la vera Napoli. L’anima di una città unica al mondo.

NAPOLI (di Maurizio Scialdone) – Finalmente una trasmissione televisiva che ha raccontato Napoli come realmente è. Sabato sera, su Rai Tre, è andata in onda la trasmissione di Alberto Angela, “Ulisse”, interamente dedicata alla città di Napoli, durante la quale è stato mostrato finalmente il vero volto di Napoli. La sua anima.
Napoli capitale Europea.

Alberto AngelaI cumuli di immondizia, la camorra, le eterne contraddizioni con cui ormai gioca tutta la stampa nazionale in cerca di scoop(petielli…), sono stati spazzati via da immagini che hanno riempito occhi e cuore di chi ha guardato la trasmissione. Il teatro San Carlo ha trovato finalmente pace nella sua reale narrazione. Il teatro più bello del mondo ed il più antico d’Europa. Un gioiello di acustica, di decorazioni e stucchi fastosi, difeso da pochi e poi svilito da commissariamenti e giochi di potere che poco hanno a che fare con la sua dimensione mondiale.

Il racconto di come sia l’acqua di Napoli, acqua pubblica, a rendere unici l’impasto della pizza e la miscela del caffè. Quell’acqua che alcuni, invece, hanno voluto raccontare con titoloni ad effetto: “Bevi Napoli e poi muori”. E ancora, la scoperta di luoghi incantati e maledetti. Dalla Certosa di San Martino, i suoi affreschi, il museo e le navi da parata, al “Tunnel borbonico”, da poco riscoperto e raccontato come evento eccezionale e non come ricettacolo di immondizia.

Il cimitero delle Fontanelle, nel quale venivano portati i corpi di chi era stato colpito dal colera che Napoli, come ha sottolineato Angela, condivise con le altre città d’Europa. Non ne fu certamente l’epicentro e men che meno l’unica colpita. L’Ospedale degli Incurabili, con la sua farmacia straordinariamente ricca di storia e di rimedi, la prima in Europa, in cui si riunivamo medici e uomini di scienza nell’affannosa ricerca di soluzioni a mali di allora, appunto, “incurabili”.

Il viaggio ha toccato ogni parte di un territorio che spesso anche i napoletani faticano a conoscere. Napoli Capitale, si diceva. Capitale perché dalle parole di Alberto Angela ogni evento o racconto aveva il sapore di una scoperta che spesso e volentieri descriveva qualcosa che si verificava per la prima volta in tutto il continente. Anche le immagini di repertorio, quelle in cui Piazza Plebiscito e il lungomare di Via Partenope erano ancora occupate dalla circolazione delle automobili sono servite. Sono servite a far comprendere la differenza che c’è tra il prima e il dopo. Quando la città, comunque bellissima, era ancora ostaggio delle auto.

Qualcuno Napoli non la vuole più raccontare così. Anzi… è sicuramente più facile e redditizio mettere in piedi un fescennino da quattro soldi, degno della peggiore tradizione italiota. Gangster da fiction, feste di paese e matrimoni di periferia. Napoli è altro, ma molto molto altro. Napoli è soprattutto anima. E Alberto Angela lo ha capito.

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