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«Rischio infiltrazioni al corteo Fiom» Landini: «Ministro garantisca sicurezza»

Roberto Maroni

MILANO – «Il rischio di infiltrazioni nel corteo della Fiom di sabato è elevato, come hanno detto anche le analisi dei nostri servizi, ma la nostra attenzione sarà massima». È quanto ha detto il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, intervenendo alla registrazione del programma Porta a Porta. «Il rischio è – ha aggiunto il ministro dell’Interno – che alcuni gruppetti, non certo le 20 o 40mila persone che sfileranno pacificamente (in diretta su Corriere Tv, ndr) staccandosi vadano a spaccare vetri. L’occasione è troppo ghiotta per l’infiltrazione nella manifestazione anche da parte di gruppetti stranieri».

Un corteo della Fiom (Lapresse)

«CONFIDO NEL SINDACATO» - «Venerdì incontrerò i responsabili della Fiom – ha tuttavia sottolineato il ministro – e sono certo che, essendo questo un grande sindacato, eviteranno con il loro servizio d’ordine che gruppetti di violenti possano fare danni». Il ministro Maroni ha inoltre voluto invitare a non sottovalutare alcuni episodi avvenuti recentemente e paragonati a «ragazzate». «A Padova – ha detto il ministro Maroni – mercoledì alcuni esponenti di un centro sociale, tra l’altro invitati alla manifestazione di sabato, hanno occupato la sede di Confindustria padovana imbrattando i muri. Dobbiamo tutti prendere le distanze da episodi come questo».

LANDINI – «È sbagliato e pericoloso alimentare un clima mediatico che cerca di modificare il senso e le ragioni della manifestazione del 16 ottobre», sottolinea il segretario generale della Fiom-Cgil, Maurizio Landini in una nota. «Garantire la sicurezza e l’ordine pubblico nel Paese è un compito e una responsabilità istituzionale del ministero degli Interni – aggiunge -. Ciò è ancor più vero se il ministro Maroni e i servizi parlano di possibili infiltrazioni di gruppi stranieri che, com’è noto, non sono metalmeccanici, né tantomeno sono stati invitati al corteo». Sabato a Roma «la manifestazione indetta dalla Fiom – ribadisce Landini – si svolgerà in modo pacifico, democratico e non violento per il Contratto nazionale, il lavoro, i diritti, le democrazia e la legalità e siamo certi che avrà una grande partecipazione».

VELTRONI: «ABBASSARE I TONI» – Anche l’ex segretario del Pd, Walter Veltroni, a sua volta presente a Porta a Porta invita ad evitare un «clima mediatico che accresca la tensione»: «La Fiom è un grande sindacato – ha sottolineato l’ex sindaco di Roma -, svolgerà una grande manifestazione che sarà conclusa da un discorso del segretario generale della Cgil. Chiaro che gli episodi che si sono ripetuti (contro la Cisl, ndr) non possono avere se e ma. Ci siamo già passati in questo film. Quando ci sono episodi di intolleranza bisogna condannarli sempre e comunque». Ma, ha concluso , «stiamo anche attenti alla violenza del linguaggio, la politica italiana ha da anni un linguaggio assolutamente violento».

CREMASCHI – «Non ci risulta alcun rischio di scontri alla manifestazione di sabato» risponde ai microfoni di CNRmedia Giorgio Cremaschi della Fiom sulle dichiarazioni del ministro Roberto Maroni. «Maroni sta provocando, a noi non risulta nulla, un ministro non fa una dichiarazione così poco seria – prosegue Cremaschi – è una dichiarazione provocatoria che ci aiuterà a fare una manifestazione più pacifica. Ci sarà una vastissima partecipazione, sarà una grandissima manifestazione, purtroppo in Italia c’è chi sta cercando di creare una cortina di oscuramento attraverso minacce e dichiarazioni come questa. Se il ministro sa delle cose è suo dovere riferirle agli organizzatori, altrimenti taccia». (Corriere della Sera)

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